Una rete di carezze per i nostri nonni

Una piattaforma di crowdfunding per combattere la solitudine degli anziani

E’ la proposta di “Fondazione Italia per il dono” in collaborazione con altri soggetti

Si possono raccogliere donazioni a favore di enti o progetti e scegliere attività ad hoc

Isolati in casa o in apposite strutture, lontani dagli affetti di figli e nipoti, spaventati e abbandonati. Uno degli effetti collaterali di questa pandemia, soprattutto per le persone anziane, è la solitudine.

Per combattere questa piaga meno visibile di altre – davanti alla quale il virus non si ferma, ma anzi agisce con maggiore forza – il 14 Dicembre è stata lanciata la campagna “Non lasciamoli soli” . La Fondazione Italia per il dono onlus (F.I.do.) ha messo a disposizione di tutte le realtà non profit che assistono le persone anziane una piattaforma di crowdfunding dedicata (www.lenostreradici.org) sulla quale è possibile raccogliere donazioni. Tutti i donatori possono scegliere l’iniziativa che meglio risponde alla propria sensibilità, e anche attivare delle raccolte fondi a favore dell’ ente o progetto che desiderano sostenere.

L’idea è quella di dare vita a una grande rete delle organizzazioni che ogni giorno operano sul territorio nazionale, e che con la pandemia hanno messo in campo ancora più energie e creatività. Qualche esempio? Gli operatori della Fondazione Cà d’Industria di Como hanno permesso agli ospiti delle proprie Rsa di incontrare i familiari attraverso una “Finestra del Natale”, e di parlare con loro in vivavoce con un telefono; quelli della Casa di Riposo Madonna della Fiducia di Calolziocorte (Lecco) hanno offerto agli anziani la possibilità di rivedere in sicurezza, dopo mesi, i propri cari, grazie alla “Tenda del sorriso”, una tensostruttura montata nel cortile della Rsa. E c’è chi è riuscito, anche , a rispondere alla mancanza di carezze: la Casa di cura Domenico Sartor di Castelfranco Veneto (Treviso) ha ideato “la stanza degli abbracci” ( o delle “emozioni senza confini”), una sala con una speciale tenda trasparente che protegge dal contagio e permette di vedere e toccare – attraverso dei guanti – i propri cari. Esempio ripreso da decine di strutture, in tutto il Paese.


I benefici fiscali.

Tutte queste esperienze, e molte altre, troveranno spazio sulla piattaforma, nata in collaborazione con Uneba, con l’assistenza dei Nipoti di Babbo Natale ( un progetto di Un Sorriso in più) e con il patrocinio di Italia Longeva, l’ Associazione nazionale per l’invecchiamento e la longevità attiva(istituita dal ministero della Salute) . F.I.Do comunicherà a tutti i donatori come verrà utilizzato il proprio contributo, e ad assisterli perché possano godere di un beneficio fiscale che va da un minimo del 30 sino a quasi il 50 per cento dell’ importo donato.

Senza dimenticare di offrire indicazioni pratiche per aiutare chi vuole mobilitare donazioni, che si tratti di singoli, imprese o delle stesse organizzazioni che beneficeranno del contributo. “Ci mettiamo al servizio di ogni donatore, per garantire che ogni donazione venga utilizzata nel rispetto delle sue volontà”, ricorda il presidente Giuseppe Vita.

“Di questo sostegno- aggiunge Franco Massi, presidente Uneba – le nostre Rsa e case di riposo hanno ancora più bisogno oggi: la pandemia le ha messe a dura prova e ha portato a grandi spese per i dispositivi di protezione e per il personale, necessarie ad assistere al meglio i nostri longevi”. E roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva, osserva come “la solitudine della vita degli anziani”, spesso acuita dalla minore autosufficienza, è tra le minacce più temibili legate all’invecchiamento. Andrebbe considerata alla stregua di una vera malattia e per questo contrastata attraverso un sistema socio-sanitario che sia conciliabile con le esigenze degli anziani.

La campagna “Non lasciamoli soli” non è quindi un semplice ‘’obbligo morale’’ , ma una concreta opportunità di sconfiggere l’isolamento e contribuire allo sviluppo di una società che ha nel proprio dna il principio della solidarietà. “Non possiamo fare l’errore di pensare che i problemi dell’anzianità e della quarta età, cioè quelli della vecchiaia, siano legati al Covid”, ricorda il professor Stefano Zamagni, presidente onorario di Fido. La condizione di solitudine esistenziale nella quale vivono oggi i nostri anziani, prosegue, “non ha precedenti nel passato e non è degna di un Paese civile. Praticare il dono come gratuità è oggi la testimonianza più chiara di una nazione civile, come l’Italia è sempre stata e deve essere”. Lo ha ricordato anche papa Francesco all’ Angelus del 26 Luglio scorso: “I nonni? Non lasciateli soli. Loro sono le vostre radici. E un albero staccato dalle radici non cresce, non dà fiori e frutti”.

Le campagne già attive si possono visionare attraverso la piattaforma di crowdfunding dedicata sul sito www.lenostreradici.org.

Articolo di Silvia Morosi

Dal Corriere della Sera # buonenotizie