Come si può combattere la stipsi provocata dal Parkinson?

La stipsi è un sintomo secondario della malattia di Parkinson, è molto frequente e ne soffre circa il 60 per cento dei pazienti. Si parla di stipsi quando la frequenza dell’alvo è inferiore a tre evacuazioni alla settimana, senza uso di lassativi, oppure in presenza di almeno due dei seguenti sintomi: eccessivo sforzo alla defecazione, sensazione di incompleta evacuazione, feci dure oppure “caprine”.

La stitichezza provoca sintomi molto fastidiosi, oltre a peggiorare l’assorbimento della levodopa, farmaco principale nella malattia di Parkinson.

Il primo trattamento della stipsi è seguire una dieta ricca di acqua e fibra. Si consiglia di bere almeno 1,5 litri di acqua e mangiare cinque porzione di frutta e verdura la giorno.

Se la dieta non è sufficiente a risolvere la stipsi, deve essere trattata con lassativi prescritti dal medico.

Per l’uso cronico, è opportuno evitare i lassativi irritanti e preferire quelli osmotici  come il Macrogol, che ha l’indicazione per malattia di Parkinson. Al bisogno i pazienti possono utilizzare microclismi e clismi. Inoltre si consiglia l’utilizzo di latte fermentato: probiotici e prebiotici possono migliorare la stipsi e ridurre i fastidiosi sintomi.

Articolo di Michela Barrichela

(Direttore Nutrizione  e Parkinson, G. Pini, Milano)

Su Corriere Salute del 09.07.2020