Testimonianza: “Così ho vinto la malattia”

L’attrice racconta su BUONE NOTIZIE del Corriere della Sera di Martedì 21. 01. 2020 per la prima volta la battaglia contro il tumore.


Morgana Forcella, 45 anni, attrice, con spirito aggressivo ha affrontato il tumore all’ovaio che l’ha sorpresa cinque anni fa in un periodo già molto difficile, la mamma ammalata di tumore al pancreas, il desiderio di continuare a dedicarle tutto il tempo, l’urgenza di provvedere a sé stessa: “Ho pensato prima a lei poi a me. Ho inserito il pilota automatico e mi sono tuffata, nonostante le poche energie fisiche, in qualsiasi cosa potesse distogliere il pensiero dal dolore immenso che mi sforzavo di celare”.

“Un dolore che ti annulla. Cercavo di gestirlo – prosegue – come se il problema non mi riguardasse tranne quando entravo in contatto con le altre pazienti in ospedale. Le esperienze condivise uniscono, toccano corde profonde e universali”.

La malattia l’ha colta in modo subdolo, con un malessere che i medici, non trovando riscontro nelle analisi, attribuivano alla psicosomatica. Invece quei dolorini all’addome, quel senso di cattiva digestione, erano il segnale di qualcosa di ben più grave diagnosticato al termine di un day hospital all’ospedale di Trieste: tumore all’ovaio di alto grado: viene operata al Policlinico Gemelli.

Il tumore all’ovaio colpisce 5 mila donne italiane all’anno. Il professor Giovanni Scambia, Direttore scientifico della Fondazione Gemelli e della ginecologia oncologica, spiega: “Ci stiamo avviando verso una svolta per la cura della malattia che non deve far paura come prima. Abbiamo messo a punto tecniche chirurgiche meno invasive e utilizziamo farmaci efficaci. La parola guarigione, fino ad alcuni anno fa ristretta al 15 per cento, non è più un tabù”.

A cinque anni dalla scoperta i controlli sono negativi ma Morgana non si è liberata del tarlo che ogni giorno trova modo di insinuarsi nella mente: “Per non soccombere fin dall’inizio mi sono tuffata nella professione e non ho mai raccontato i fatti miei”.

Spera che la sua testimonianza sia utile per informare le donne sull’importanza della prevenzione e indirizzarle verso la scelta di un centro come il Gemelli dove siano disponibili anche terapie integrate: “Ho frequentato corsi di Qi Gong, pratica orientale di respiro e meditazione. Ero scettica, invece ne ho tratto grande giovamento. Si lavora per sbloccare i ristagni di energia nel corpo. Poi il laboratorio di scrittura organizzato da Matilde D’Errico, l’autrice Rai di programmi come Amore criminale e Sopravvissute. Esperienze del genere aiutano a ritrovare la salute psichica dopo quella fisica. Ringrazio i medici, lo staff del Gemelli e Giorgio Meneschincheri, affettuoso angelo custode”.

(sintesi dell’articolo di Margherita De Bac)